
Dopo 4 date dei nostri itinerari digitali in giro per l’Italia è venuto il momento di fare un piccolo riassunto delle puntate precedenti, cosa è successo e quello che abbiamo imparato finora.
L’energia dei partecipanti
C’è chi arrivava un’ora e mezza prima dell’inizio e chi è rimasto finché la struttura non chiudeva i cancelli. Tutti estremamente carichi, attenti dal primo minuto fino a tardo pomeriggio. Per non parlare dell’agonismo durante i giochi: livello altissimo! Devo dire la verità, tutta questa energia mi ha veramente stupito.
La voglia di rivedersi
Era davvero tanta, l’ho percepita fortissimo. Alcuni hanno chiuso intere aziende pur di essere presenti, altri ci hanno ringraziato per aver avuto il coraggio di ripartire con gli eventi dal vivo.
La voglia di darsi la mano di nuovo e di riabbracciare le persone, vinceva sulle remore di questo periodo ancora incerto.
Le location
Ci hanno lasciato tutte senza parole, dalla Villa Cardinale sul lago Albano, il birrificio di Bari e i due splendidi castelli a Bergamo e Salerno. Panorami da mozzare il fiato, visite guidate e degustazioni. Il sole e le belle giornate hanno fatto il resto.
Il laboratorio di community
Dove ci siamo conosciuti e supportati a vicenda. C’è chi ha riportato le difficoltà all’interno della propria azienda, chi ha raccontato il lunghissimo rapporto con Nethesis e chi ha fatto fatica a trattenere l’emozione. Un bel momento di confronto apprezzato da tutti, che ha messo a nudo gioie e dolori del lavorare insieme ad altri Eroi Digitali.

Non è possibile lavorare con tutti
Questa è la dura realtà. Si può collaborare con molti, vedi la nostra community, ma lavorare gomito a gomito con tutti è un utopia.
La scintilla non può scattare con chiunque, servono degli ingredienti giusti per creare una relazione e non sempre ci sono.
Per lavorare insieme ci si deve “intendere”
È necessario avere dei valori in comuni, comuni interessi e lo stesso modo di intendere le relazioni. Come ha detto bene un partner: bisogna “sentirlo a pelle”. Ci si deve annusare per un po’, solo così può scattare la scintilla.
Avere un rapporto personale è indispensabile
Pretendere di lavorare insieme dopo essersi scambiati un paio di messaggi è difficile. Bisogna conoscersi, instaurare una relazione, passare del tempo insieme, meglio se dal vivo. A tavola, davanti ad una birra, fuori da una sala meeting.
Essere esperti in qualcosa è fondamentale
Non dico essere esperti su tutto, è sufficiente avere conoscenza specifica in un determinato settore.
Lo scambio reciproco di esperienze e conoscenze sta alla base di tutto. Quindi se Luca è molto bravo con il wireless, questo accresce la stima che ho nei suoi confronti, e mi spinge a lavorare con lui. Soprattutto se sono interessato ad apprendere tutto quello che riguarda il wireless. Più collaboro e più potrò imparare da lui.

Non si costruisce sulla carta
Difficile creare una sinergia a freddo. Quando le aziende si mettono a sedere intorno ad un tavolo e scrivono nero su bianco che inizieranno a lavorare insieme, non è il primo passo e non basta.
La relazione deve nascere PRIMA di un qualsiasi accordo formale.
Non si può contare i centesimi
Per poter lavorare con un’altra persona è importante dare senza cercare a tutti i costi qualcosa in cambio.
“Ah mai io ho fatto questo per lui, lui deve fare lo stesso per me” Non funziona.
È chiaro che il rapporto non può essere solo in una direzione, altrimenti diventerebbe troppo sbilanciato sul lungo periodo. Ma mettere tutto su un piano economico di “dare e avere” finirà per deteriorare la relazione.
Non mettetevi a contare i centesimi.
In conclusione
La cosa più bella è stata rivedere tante facce amiche, ricordare gli eventi passati e gli incontri vissuti insieme.
Quando si sta insieme come community è tutto più bello.
Ma anche un grande GRAZIE.
So cosa significa lasciare il lavoro per una giornata, quindi ringrazio tutti per il regalo che ci avete fatto.
È stata una bella ricarica per l’inverno.
Avanti Eroi Digitali!