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4 Tecniche Veloci Ed Efficaci Per Il Marketing Della Tua PMI

Vorresti pubblicizzare la tua azienda, trovare nuovi clienti, farti conoscere ma non sai da dove iniziare?  Sei un imprenditore, un IT manager, un commerciale, un tecnico ma non un esperto di marketing e per qualche strano motivo ti hanno dato (o ti sei preso) questo incarico.
A questo punto però sei in ballo e devi ballare: ma hai un estremo bisogno d’iniziare da qualche parte.
Se hai approcciato il mondo del marketing da neofita, ancora ti gira la testa per tutto il contenuto che hai trovato online. Post sui blog, video, libri, migliaia di videocorsi: tanta roba da fare e poco tempo a disposizione.
Non sono un esperto ma da un paio d’anni mi sono buttato anche io in questo mondo. Il grosso rischio che ho corso è farmi una indigestione di contenuti senza mai passare ai fatti.
Tanta teoria e pochissima pratica.
Lo studio va bene, ma serve anche provare, testare e sbagliare. Soprattutto se hai a disposizione poco tempo.
Se sei come me, hai bisogno di un metodo veloce ed efficace da seguire.
Semplice da imparare e da ricordare.
Oggi ti presento un sistema che si chiama IOTI e non è una roba americana (come quasi tutto il mondo del marketing) ma orgogliosamente italiana.
Ne ho provato l’efficacia per un po’ di tempo e devo dire che funziona davvero.
Sei pronto? Si parte con la prima regola

Incessantismo

Devi “uscire” in maniera incessante, produrre i tuoi contenuti di continuo. Non smettere mai, neanche per un minuto. Renderlo un’abitudine creativa, per cui nonostante tutto creo qualcosa e lo sparo lì in pubblico. Bello, brutto non importa. Fatto è meglio che perfetto
Pensa alla passerella delle modelle. Ecco, devi uscire ogni giorno su quella passerella e mostrare quello che hai. Avere il coraggio di muovere i primi passi e camminare.
L’ideatore di questo metodo, Marco Montemagno, è un mago in questo. Ogni singolo giorno da 4 anni mette fuori un contenuto, il più valido possibile.
Cosa intendo per contenuto? Un articolo sul blog, una newsletter, un post sui social, un’infografica, una foto. Se sei bravo, come nel caso del buon Monty: anche un video.
Qualsiasi cosa che possa arrivare a un pubblico più ampio.
Perché questa necessità di essere incessanti? D’insistere e non mollare? Il fatto è che a parole siamo tutti fenomeni.
Però se uno è Federer o Ronaldo, può andare lì sul campo tranquillo tranquillo e fare il suo colpo da maestro.
Effetto WOW assicurato.
Ma a meno che tu non sia un fenomeno o un genio, non puoi pensare di tentare una volta e spaccare il mondo. È necessario essere molto umili e uscire più possibile sulla quella passerella. Per questo non hai bisogno di doti particolari, solo molta costanza.
Quindi ricorda. Devi fare in modo che il tuo nome, quello che fai, le tue idee e contenuti girino nella testa delle persone il più possibile e l’unico modo per farlo è uscire incessantemente.

Ossessivismo

Un grosso problema che vedo in giro soprattutto nelle aziende è di voler giocare su troppi tavoli comunicativi contemporaneamente.
Hanno il blog aziendale, il profilo Facebook, Linkedin, Instagram, Twitter, Youtube, ecc… Ma a meno che tu non sia Garyvee non puoi essere onnipresente. Rischi di creare delle città desolate, dei far west con le balle di fieno che rotolano. Come dice Monty: “È meglio essere Batman su una piattaforma che capitan mutanda su tutte”
Anche se riesci a essere minimamente presente, il rischio è l’irrilevanza.
Il consiglio quindi è l’ossessivismo per UN canale. Concentrati su quello, padroneggialo
Sfruttane tutti i vantaggi, diventa un esperto. Solo quando sarai al livello del maestro Miyagi potrai finalmente spostarti su un’altra piattaforma.

Tribalismo

O come direbbe il grande Seth Godin: “Who are you seeking to change”?
A chi stai parlando? Chi è il tuo pubblico? Chi sono i tuo clienti o potenziali clienti?
Devi conoscerli. Incontra queste persone. Parlaci direttamente, fai domande.
Vai al di là dei servizi che ti chiedono. Che cosa realmente gli interessa?
Se tenti di arrivare a tutti non arriverai a nessuno. “Tutti” sono troppe persone, sono troppo diverse, troppo indifferenti affinché tu riesca a convincerli.
Pensa alla tua tribù. Non cercare di diventare popolare, al contrario, fatti amare follemente dalle persone che ti seguono. E per farlo devi conoscere bene cosa loro cercano in te.
Non concentrarti solo sulle caratteristiche demografiche sesso, provenienza, lingua. Ma soprattutto su quelle psicografiche.
Quali sono le loro paure? I loro desideri e i loro sogni. Di cosa hanno bisogno? Che persone vogliono diventare? Che problemi vogliono risolvere?

Insegnantismo

Ultimo consiglio, ma forse il più importante.
Insegna. Crea contenuti di valore che siano utili alle persone che ti seguono. Pensa a te stesso come a un insegnante che vuole condividere tutto il proprio sapere con i propri alunni, in maniera disinteressata. Il 90% dei contenuti di questo blog è di tipo educativo. Non vendo nulla. Il rimanente 10% parla dei nostri prodotti e di quello che fa l’azienda.  Perché per me l’obiettivo non è vendere, è insegnare, condividere e costruire un brand.
Ti faccio un esempio. Se Nike domani crea una catena di alberghi tu saprai già che tipo di struttura andrà a creare, giusto? Rispecchierà i suoi valori: la passione per gli atleti, per chi è controcorrente, la sfida contro se stessi, la tenacia, il cammino dell’atleta da sconosciuto a famoso.
Perché lo sai? Perché il suo brand va oltre il suo logo.
Lo stesso deve valere per te.
Crea il tuo brand sul lungo periodo perché se non hai un brand non hai un paracadute. Se arriva l’amazon di turno o il concorrente un poco più conosciuto: ti spazza via.
Nel caso di Nethesis noi crediamo fortemente nell’Open come modello sviluppo e d’innovazione. Non solo come codice ma a tutti i livelli: apertura come approccio mentale, anche nelle relazioni. L’attenzione che abbiamo per le persone, nel fare community, credere che solo insieme possiamo fare la differenza. La nostra incredibile passione per l’ICT, la necessità di essere out of the box, di distinguerci sempre. Puntare sempre in alto, non adeguarci, nè accontentarci mai. Metterci sempre in gioco, rinnovarci sempre.
Ecco.
Cerchiamo di plasmare quello che facciamo con questi ingredienti. E se dico tutto intendo proprio tutto: contenuti, strategie commerciali, supporto, prodotti, eventi, comunicazione. Questo è il nostro brand.   

E quindi?

Cosa sono in grado di fare se metto in insieme questi quattro consigli?
Come dice il buon Monty, scatta l’effetto Baywatch.
Mi spiego.
Se lì che stai affogando e vedi che sta arrivando Mitch Buchannon, ti poni qualche dubbio se farti aiutare da lui oppure no? Hai una qualche ritrosia rispetto alle sue capacità? Assolutamente no.
Hai visto mille puntate di Baywatch e sei sicuro che lui (quello di Supercar!) è il miglior bagnino in circolazione. Non ti fai domande (ovvio, se arriva Pamela Anderson te ne fai ancora meno).
Questo deve succedere anche per il tuo pubblico e i tuoi clienti. Giorno dopo giorno, pezzetto dopo pezzetto devi creare in loro una fiducia incrollabile nelle tue capacità
Deve passare l’idea che in quel campo tu o la tua azienda siete dei super esperti.
Se fai bene i compiti, comunichi bene e metti fuori i contenuti, i clienti non dovrai andarteli a cercare.
Li attrarrai naturalmente.

Alessio Fattorini - Community Marketing Manager

Particolarmente attratto da tutto quello che aiuta ed incentiva le persone a lavorare e collaborare insieme.
In Nethesis creo community, racconto storie e lavoro con l'Open Source.
Community Strategist, Copywriter, Speaker internazionale e Linux Sysadmin

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